Il lusso made in Italy

L’essenza del made in Italy

Il made in Italy è da sempre un marchio di fabbrica del nostro paese ed una garanzia di qualità assoluta. Non è un caso, infatti, se tutto ciò che nasce in Italia è in grado di avere un forte appeal, soprattutto in determinati settori. In particolare, sono i settori del vino e del cibo ad aver avuto negli ultimi periodi un’impennata sostanziosa: di fatto l’esportazione di cibo e vini italiani, negli ultimi dieci anni, è raddoppiata fino a raggiungere il boom nel 2019, oltrepassando i 40 miliardi di euro, ovvero + 6% rispetto al 2018 (è quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sul commercio estero in base ai dati Istat). Un comparto capace di dar vita a un mercato di 6, 4 milioni di dollari ogni anno. I criteri che guidano i consumi contemporanei verso il settore eno – gastronomico sono estetici e edonistici, legati alla bellezza e all’arte, alla rarità e all’unicità che l’immagine dei prodotti suscita, rappresentata da una nuova categoria interpretativa denominata “gusto del lusso”: sinonimo di distinzione sociale. Il vino è tra i simboli più rappresentativi del “gusto del lusso”, proprio perché la sua immagine esprime aspetti simbolici e culturali, emotivi, socializzanti, legati ai rituali del well – being e alla distinzione di classe e status (Sombart, 1992). Il vino si mostra trasparente nel suo tracciato biografico e si trasforma in un percorso di esperienze uniche se accostato a un cibo pregiato in grado di esaltarne le qualità, soprattutto sul fronte del sapore, del legame con il territorio, e della cultura che lo rappresenta.